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Bio

Cenni biobibliografici

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Scruta l'universo attraverso i suoi occhi azzurri

e ruba attimi di quotidianità per trasformarli in poesia

(M. Rosso, La Sicilia)

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Mirko Morello Gallo Cassarino è nato ad Agrigento nel 1989.

Autore di straordinaria prolificità, ha raccolto la sua attività poetica nel volume "Per incontrarsi nel tempo". Il meglio della sua produzione in prosa è esperibile ne "Il baule del migrante": ampia opera poliedrica che si snoda, principalmente, tra racconti brevi e poesie.

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Morello's poetry is a triumph of humanity and blues.

It's the roar of a stunning contemporary voice

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Mirko Morello Gallo Cassarino was born in Agrigento in 1989. He has published a large volume of poems entitled  "Per incontrarsi nel tempo". The best of his prose production can be found in "Il baule del migrante": a large multifaceted work of short stories and poems.

Audiolibri

La voce del poeta

Fotogallery

Appena un soffio al dondolo, sotto l'ulivo.

Tramonto e non t'appartengo.

Tramonta e manca trovarti le mani tra la sabbia e il sogno

estratto dalla raccolta "Fino all'allegria" in "Per incontrarsi nel tempo"

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Free-view

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Con le sue diciannove raccolte, l’opera fluisce una poesia umana inarrestabile e di quiete dipanando uno swing bridge tra il Poeta e il Lettore al fine di raggiungersi “per incontrarsi nel tempo, con un verso ed un amore da condividere” così da “scegliere ancora – e sempre! – la Vita”, colta nel suo inarrestabile divenire, per restituirne tutto l’incanto e l’ebbrezza in un viaggio entusiasmante con cuore e mente. E "il Lettore, prima d'introdursi nel cosmo schiuso dall'opera, potrà dunque servirsi delle seguenti note come fossero una bussola semplice; stelle guida da accogliere per orientarsi consapevoli che è l'Amore – questa forza nevralgica che ci rende degni d'aderire all'esistenza e ci pone in costante comunicazione col creato, con il simile e con la diversità – la fonte primigenia della mia scrittura".

Fotogallery

L’haijin sulla spiaggia non ha nome alcuno. Sorride. Rughe profonde. Tra le mani, un cappello di paglia liso.

Inebriato, come al cospetto di una donna lungamente attesa, guarda il mare. La conchiglia accanto volteggia sul dorso, mossa dalla marea, prima di ritrovare fermezza.

È una battigia di fine estate. Disadorna. Nel giorno già compiuto. La baia ha un sussulto di gabbianelle e pescatori. Poi tace. E inizia il verso…

estratto dalla raccolta "Il fiore senza autunno" in "Per incontrarsi nel tempo"

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